Contribuire a migliorare l’AIRE

Sostengo la necessità di rivedere le norme legate all’iscrizione AIRE, migliorare le sinergie con i Comuni di provenienza in Italia e trovare soluzioni agli ostacoli di natura fiscale, burocratica e di assistenza sanitaria. Sarà mia preoccupazione avviare forme più flessibili di iscrizione ed un regime transitorio che possa garantire anche alcuni servizi consolari essenziali fuori dal quadro AIRE per venire incontro a difficoltà pratiche incontrate da chi solo di recente si è stabilito all’estero. Una revisione di questo tipo garantisce una migliore protezione e certezze alle famiglie e alle nuova migrazioni come il Digital nomadism, studenti, lavoratori a progetto, permettendo mobilità tra paesi e la certezza dei propri diritti versus doveri. Permetterà anche un maggiore controllo statistico delle migrazioni stesse e quindi la possibilità di bilanciare fondi e proporre iniziative corrette alla comunità italiana nel Mondo. Mi batterò affinché l’assistenza sanitaria ordinaria in Italia sia garantita oltre i 90 giorni annui non continuativi per gli iscritti AIRE, anche nei primi tre anni di permanenza all’estero.