Prendermi cura della Cittadinanza
Lavorerò affinché siano stipulati accordi bilaterali di doppia cittadinanza per tutti i Paesi dell’Unione europea e in particolare per la Spagna.
Solo così i cittadini italiani che vivono in un altro paese UE potranno partecipare attivamente alla vita politica delle due nazioni e creare un positivo raccordo tra quella di provenienza e quella di accoglienza. Mi batterò anche, come fatto durante la mia permanenza alla Camera dei Deputati nel 2006-2008, per permettere il riacquisto della cittadinanza a tutti coloro che l’hanno persa prima del 1992 e non hanno potuto riprenderla quando l’Italia lo ha permesso. E non solo. Chi riacquista la cittadinanza deve poterla trasmetterla anche ai figli maggiorenni. Solo così si eviteranno ingiusti strappi familiari.
All’interno dei Paesi membri dell’Unione europea, sosterrò con forza una nuova visione dei diritti di cittadinanza e mobilità europea, permettendo l’erogazione diretta di alcuni servizi e documenti da parte del Paese UE di residenza.
È importante sconfiggere la xenofobia in tutte le sue forme. Ciò include il raggiungimento dello ius scholae in Italia. Lo ius scholae deve essere visto come una ampliazione del diritto di cittadinanza che nulla toglie allo ius sanguinis. È un passaggio doveroso per trasformare il nostro paese in un luogo in cui le diverse culture si incontrino e si arricchiscano. La nostra storia ci insegna che quando gli emigranti diventano parte attiva dei paesi in cui risiedono le società di accoglienza ne traggono grandi benefici.