Una delle mie battaglie più importanti è stata quella volta ad ottenere un assegno di solidarietà per gli italiani del Sudamerica anziani e bisognosi. Ho presentato una proposta di legge come prima firmataria e, per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica italiana su questa tematica ho promosso, nella Camera dei Deputati, un seminario dal titolo “Anziani e bambini in difficoltà in America Latina”, al quale hanno partecipato parlamentari, membri del governo, ONG, Chiesa, Sindacati, Patronati, Associazioni, rappresentanti di Comites e CGIE. Gli atti del Seminario sono stati riuniti e pubblicati.

Garantire agli italiani meno abbienti l’accesso ad una sanità seria ed efficiente in Sudamerica è di vitale importanza. Nella maggior parte dei paesi la sanità pubblica è precaria e quella privata molto cara. Una situazione che diventa drammatica per i nostri anziani che hanno bisogno di continue cure mediche e per le famiglie con disabili.

Dietro ad una mia sollecitazione, l’allora viceministro per gli Italiani nel mondo, Franco Danieli, ha preso a cuore il problema e nel 2006 ha stipulato convenzioni con compagnie assicurative per coprire i bisogni di 20-22 mila connazionali in diversi paesi.

Avere la cittadinanza italiana è un diritto al quale aspirano molti italiani. C’è chi, per ragioni di lavoro, ha dovuto rinunciarvi e non l’ha potuta riacquistare negli anni in cui l’Italia lo permetteva, perché i paesi di residenza non prevedevano la doppia cittadinanza. In alcuni casi, i genitori naturalizzati hanno riacquistato la cittadinanza italiana ma l’hanno potuta trasmettere solamente ai figli minorenni. Al tempo stesso le madri italiane non potevano trasmettere la cittadinanza ai figli nati prima del 01 gennaio 1948. Questioni importanti per la cui risoluzione mi sono attivata e che contavo di portare avanti.

Il rafforzamento della rete consolare è uno dei problemi più sentiti dalle nostre collettività, soprattutto da quelle dell’America Meridionale. Spesso le pratiche per un riacquisto di cittadinanza o per qualsiasi altro documento richiedono attese di mesi. Senza contare i disagi che devono affrontare i connazionali che vivono lontani dai centri più grandi in paesi in cui le distanze sono grandissime. In alcune città gli italiani si mettono in fila davanti ai cancelli del Consolato fin dalle prime ore del mattino. Tra le mie proposte anche quella di aumentare l’organico dei Consolati assumendo personale in loco.

Nel corso del 2007, ho promosso una serie di iniziative per superare le gravi difficoltà riscontrate dai pensionati all’estero in merito all’ottenimento delle pensioni dell’INPS, a seguito delle nuove normative. In paesi come il Venezuela in cui il cambio della valuta previsto dal governo non rifletteva la realtà del costo della vita, l’adeguamento della pensione italiana diventava infinitesimale. Problemi per la cui risoluzione mi sono impegnata riuscendo tra l’altro, con gli altri parlamentari, ad ottenere la quattordicesima anche per i pensionati italiani all’estero.

Per garantire ai giovani l’accesso ad un’educazione di eccellenza stavo lavorando per favorire accordi tra le Università italiane e quelle sudamericane al fine di promuovere l’adozione di doppie lauree, interscambi universitari di vario genere e per mettere in rete i professionisti, docenti e ricercatori italiani e sudamericani.

Ho sempre considerato fondamentale anche il sostegno alla stampa italiana all’estero, importante cassa di risonanza delle comunità, della loro storia e delle loro lotte, e all’insegnamento della lingua italiana nelle scuole e nelle Università.

Oltre al Seminario su bambini e anziani in difficoltà, in Sud America sono stata promotrice di un convegno sui “Diritti Umani nelle carceri del Sud America”. Insieme a Remo Carlotto, presidente della Commissione Diritti Umani della Camera dei Deputati Argentina, alla Ong Antigone e ad Eurosocial-Giustizia ho partecipato alla creazione di un Osservatorio per i Diritti Umani nelle carceri Sudamericane, progetto al quale hanno aderito Argentina, Brasile, Uruguay e Bolivia. Per dare sostegno alle donne stavo lavorando per creare l’Osservatorio delle donne italiane all’estero.

Ho presieduto due Premi Langer durante i quali la Camera dei Deputati ha premiato l’ostetrica indonesiana Ibu Robin, che, dopo lo tsunami, ha dedicato la sua vita ad aiutare le donne delle popolazioni maggiormente colpite dalla grave calamità a partorire senza violenza e il sudafricano Zachi Hackman, un gay malato di AIDS che ha portato avanti una forte battaglia, mettendo a repentaglio la sua stessa vita, per assicurare a tutti le medicine per l’AIDS. Ho presieduto per conto della Camera anche al Premio di giornalismo Alpi-Cutuli. Avevo già in programma un Seminario sul tema “Emigrazione-integrazione” al quale avrebbero partecipato parlamentari sudamericani ed europei.